
Hata Yoga
Hata Yoga
Lo yoga è un dono inestimabile dell'antica tradizione indiana. Incarna unione di mente e corpo, pensiero e azione, equilibrio e realizzazione; armonia tra uomo e natura. E' un approccio olistico alla salute e al benessere. Aiuta a riscoprire il senso di unità con noi stessi, il mondo e la Natura.
Benché yoga sia una termine inflazionato e le asana dello yoga siano praticate da milioni di persone, la maggior parte degli individui è inconsapevole di cosa sia realmente lo yoga. La parola Sanscrita yoga significa 'unione' e si riferisce all'unione del sé individuale (jiva) con il Sé più elevato (Atman) e, alla fine, con il supremo Sé (Brahman). Yoga è più di un semplice cammino e indica la meta di una pratica spirituale: l'unione dell'individuo con la totalità dell'esistenza cosmica, l'unione della vita umana con la totalità della suprema e divina Legge Naturale.
Per la maggior parte di noi, yoga significa posizioni o posture fisiche, le quali tonificano il corpo e promuovono salute e benessere. Ma questo è solo una piccola parte dello yoga come rivelato dall'antico testo Vedico, lo Yoga Sutra di Patanjali (V secolo d.C.).
Mentre Patanjali parla chiaramente di otto membra dello yoga, tutte interconnesse come le membra di un corpo, i commentatori in India e in occidente hanno interpretato lo yoga di Patanjali come una serie di otto gradini che culminano nel samadhi, ovvero lo stato dello yoga, l'Atman, il Sé.. Gli aspiranti sono pertanto portati ad iniziare dal primo gradino di questa immaginaria scala e lavorare per muoversi verso l'alto, lentamente e gradualmente, fino a raggiungere la meta del samadhi. In questa visione, tra gli otto gradini hanno prevalso le asana, le posture fisiche, che quindi sono conosciute come Yoga, adombrando gli altri aspetti.
Secondo l'insegnamento di Patanjali gli otto passi o gradini (Anga) da compiere in simultanea nella virtuosa pratica yogica sono:
Yama (linee guida di comportamento e stile di vita nelle relazioni che intratteniamo con gli altri), Niyama (linee guida personali) Asana (posizioni), Pranayama (respirazione), Pratyahara (ritrazione dei sensi), Dharana (concentrazione), Dhyana (meditazione), Samadhi (illuminazione).
YAMA sono:
AHIMSA: non violenza; SATYA: verità; ASTEYA: onestà; BRAHMACARYA: continenza sessuale; APARIGRAHA: non avidità di possesso.
NIYAMA sono:
SAUCHA: purificazione di corpo e mente; SANTOSHA: sapersi accontentare; TAPAS: austerità; SVADHYAYA: studio e conoscenza di sé; ISVARA PRANIDHANA: resa, abbandono alla volontà divina.
PARTIRE DAL CORPO PER TRASCENDERE IL CORPO...
Le tecniche di pranayama portano il prana (energia vitale) laddove il corpo necessita. Aiutano a ripulire il corpo per "pulire" la mente. Il controllo della respirazione contribuisce al ringiovanimento del corpo grazie all'aumento della capacità polmonare e ad una migliore ossigenazione del sangue.
Pratyahara celebra la sacralità del corpo ottimizzando la gestione delle energie. Promuove il distacco dal mondo esterno (cose e persone..), elimina le distrazioni incrementando la calma e la forza interiore.
La concentrazione (su un oggetto o un pensiero), il cui scopo non è l'oggetto in sé ma la sua essenza, sostiene i precedenti passaggi. Focalizzazione dunque su un oggetto senza interferenze esterne, rimanendo al contempo distaccati dall'oggetto stesso.
Con la meditazione (Dhyana) si entra nel campo della non forma, lasciando da parte le limitazioni connesse a sentimenti, emozioni, oggetti e pensieri. Si abbandona così il fittizio involucro della mera individualità per varcare la soglia del tutto ineffabile. Perchè ciò si renda possibile occorre fluire e lasciar fluire senza più alcuno sforzo e mettendo da parte in maniera definitiva ogni tipo di azione e volontà. Questo è il vero nettare, nutrimento e insegnamento per eccellenza dello yoga. Il corpo è immobile in sukasana in un equilibrio sottile tra attenzione vigile e resa alla grazia divina.
Il manifesto indescrivibile è poi il samadhi, la fusione nell'uno totalizzante e imprescindibile, un'immersione nel vuoto che tutto contiene. Ed è qui che si abbandona volontariamente l'involucro grossolano del corpo fisico che viene allora trasceso.
VI ASPETTO CON GIOIA IL MARTEDì, GIOVEDì E VENERDì PER INCONTRI COLLETTIVI O INDIVIDUALI CON LO YOGA. SONO FELICE DI ACCOMPAGNARMI E ACCOMPAGNARVI IN UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA NOSTRA VERA LUCE.









